Rampicanti Vivaio

PARTHENOCISSUS TRICUSPIDATA “VEITCHII ROBUSTA”

Parthenocissus tricuspidata ‘Veitchii Robusta’
Parthenocissus tricuspidata ‘Veitchii Robusta’

Famiglia Vitaceae

Parthenocissus tricuspidata ‘Veitchii Robusta’ cultivar ottenuta da innesto, conosciuta anche col nome di Ampelopsis veitchii e di Vite vergine. Originario della Cina e del Giappone, fu importato in Europa verso la metà del a secolo scorso. L’introduzione della specie la si deve a John Gould Veitch, che lavorò per il Royal Exotic Nursery di Chelsea, verso la metà del 1800; l’attributo specifico che si conserva tra i sinonimi (Ampelopsis vetchii) è proprio a suo ricordo. La specie si è ormai naturalizzata in Europa al punto che è stata ritrovata allo stato spontaneo in alcuni boschi della Slovenia fino a 2.100 m di altitudine.

Parthenocissus tricuspidata ‘Veitchii Robusta’ è quel rampicante che ha la capacità di ancorarsi ai muri grazie ai cirri presenti nei rami, riuscendo cosi a ricoprire facciate di case, colonne e ogni altra cosa su cui le ventose sono in grado di attaccarsi. Le foglie assomigliano molto a quelle della vite e anche i frutti, in autunno, si riuniscono in grappoli con piccoli acini neri.

parthenocissus quinquefolia

Parthenocissus Quinquefolia

Si tratta di un clone innestato su Parthenocissus quinquefolia, che cresce molto veloce riuscendo a ricoprire in quattro o cinque anni sino a 100 metri quadrati di parete e una volta esaurito lo spazio a disposizione, si ferma e la vegetazione non sormonta mai su se stessa. Si può vedere così un’intera parete ricoperta da grandi foglie, tutte uguali con un effetto pulito e armonico. Le foglie del ‘Veitchii Robusta’ sono più grandi della specie originaria, i colori autunnali sono più intensi e la produzione di bacche è straordinariamente abbondante. Infatti, in autunno, dopo una intensa colorazione rossa, arancione e gialla, perde le foglie, lasciando per diversi mesi l’intera parete ricoperta di piccole ciocche nere disposte regolarmente ed è uno spettacolo straordinario vedere il continuo andirivieni di uccelli, soprattutto merli, che vanno a beccare i piccoli frutti.

 

 La vite vergine è coltivata in vaso, con un tutore in bambù; va piantata il più possibile vicino alla parete che si intende far ricoprire, poi si fissa il tutore alla parete con un chiodino in modo che i rametti inizino ad attaccarsi; infine, una volta che si sono attaccati, non occorre più nessuna cura.

Gli effetti benefici della vite vergine sono dovuti al suo elevato contenuto in proantocianidine, sostanze dall’elevata azione antiossidante protettiva riscontrata principalmente a livello cardiovascolare.

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