Famiglia Anacardiaceae
Arbusto o piccolo albero, a foglie caduche, originario dell’Europa conosciuto anche come “Albero della nebbia” o “Scotano” può raggiungere i 2,50 m. di altezza, viene impiegato come esemplare isolato, oppure a gruppi che nelle stagioni in cui è in piena vegetazione formano delle fitte, ma allo stesso tempo leggiadre “quinte” grazie a dei generosi pennacchi che conferiscono all’ambiente un aspetto “nebbioso”, ma contemporaneamente “allegro”.

albero della nebbia
Le foglie sono ovali, con picciolo molto lungo, di colore verde brillante, ma esistono numerosi cultivar con foglie rosso porpora, marrone o giallo; in primavera produce grandi infiorescenze costituite da piccoli fiorellini gialli, che in estate lasciano il posto ai frutti, drupe semilegnose circondate da una lunga

Cotinus coggygria ´Royal Purple´
peluria rosata, che rende l’infruttescenza simile ad una palla di bambagia sottile e piumosa. Se non si ama il fiore, molto particolare, ma si preferiscono le foglie, si può potare in autunno la pianta a circa 30-40 cm dalla base, in questo modo l’anno successivo non fiorirà, ma produrrà numerose foglie molto colorate.
Un tempo raccolto e ridotto in polvere serviva nell’ambito della conciature delle pelli, specie dai monaci colombaniani del Monastero di Bardolino che furono i primi a utilizzarlo. Nella provincia di Pesaro-Urbino, tra i comuni Montefabbri e Mombaroccio, si trova il convento francescano di Santa Maria di Scotaneto, dagli arbusti di Scotano che sono in gran numero nel colle e nel convento, poi detti del Beato Sante, dal frate che ci abitò.