Floricoltura Piante in casa

SANSEVIERIA

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Sansevieria

Famiglia Agavaceae

Sansevieria, o meglio conosciuta come la lingua della suocera: è una pianta da interno molto diffusa e davvero semplicissima da curare!

Il nome di questa pianta deriva da quello di Raimondo di Sangrio principe di San Severo, vissuto nel Settecento. “Io ti stringo a me” è la frase legata a questa pianta, probabilmente perché nei paesi d’origine, e soprattutto in Guinea, dalle foglie si ricava una fibra utilizzata per la fabbricazione di lacci e corde. In alcune zone africane le sansevierie vengono coltivate in fitte siepi attorno alle abitazioni, perché si crede  che il loro fogliame, sormontato da una punta acuta, abbia il potere di allontanare gli spiriti del male.

La Sensevieria veniva coltivata in Austria già nel 1770 e ancora oggi gode di grande popolarità, legata certamente alla sua proverbiale resistenza.

E’ una pianta perenne con radici rizomatose. Le foglie, disposte a rosetta, sono consistenti e fibrose, di forma lanceolata più o meno allungata o cilindrica. Il colore è verde vivo con screziature chiare o in verde scuro e bande laterali chiare. Dura infatti molti anni e richiede solo rare annaffiature che però devono essere fatte correttamente: il segreto è annaffiarla raramente ma in abbondanza, perché è una pianta succulenta. Viene utilizzata come pianta ornamentale in casa o sul terrazzo.

Luce, temperatura e acqua

Desidera luce diffusa e temperatura calda e costante. Teme il freddo, resistendo fino a temperature minime invernali di 8-10 °C. Rischia di marcire facilmente a temperature al di sotto dei 6 °C, mentre sopporta bene gli ambienti caldo-secchi invernali degli appartamenti. Necessita di concimazione, con fertilizzanti liquidi somministrati con cadenza mensile. Le annaffiature devono darsi in maniera regolare diradandole nella stagione invernale. Il rinvaso o rinterro deve essere eseguito ogni anno in primavera, soprattutto se il ceppo si è infittito e affiorano le radici. Deve essere utilizzato a tal fine un terreno permeabile, composto da terricciato sabbioso di letame misto a terra d’erica.

Non usare mai dei lucidanti fogliari per pulire le foglie ma utilizzare un panno umido avendo cura di sorreggere le foglie per evitare che si spezzino.